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"Le api mi hanno salvato la vita"

​Alfio Pappalardo, 58 anni, catanese trapiantato sulle pendici del Monte Amiata, vive da 30 anni senza una gamba e altre disabilità

Alfio è ustionato su tutto il lato sinistro del corpo dopo essere stato investito, in seguito a un incidente stradale, dal catrame bollente di un camion su cui stava lavorando

Quell'incidente sul lavoro avvenuto quando aveva 28 anni lo ha lasciato senza quasi più la forza di vivere.

"Quella forza l'ho ritrovata con le api". A trent'anni di distanza da quell'incidente, Alfio Pappalardo oggi è conosciuto come il signore delle api. 

Le alleva a Petricci, una frazione di Semproniano, in provincia di Grosseto, insieme alla moglie Emanuela, e grazie alle sue 75 arnie è  un uomo felice. 

Alfio Pappalardo ha raccontato la sua storia a Expo, nell'ambito di un incontro organizzato alla Cascina Triulza da Inail dal titolo: Quando il cibo dà gusto alla vita. L'incontro è stato organizzato per presentare la rivista SuperAbile Inail, dedicata a raccogliere storie di reinserimento sociale e lavorativo attraverso l'agricoltura. 

"Vi tralascio le sofferenze che ho dovuto subire, le 250 anestesie totali a cui sono stato sottoposto per ricostruire ciò che del corpo si poteva ricostruire - ha raccontato Alfio a Expo -. Ciò che voglio raccontare qui  è che amo le api, e che grazie a loro ho ritrovato il senso della vita". 

Alfio Pappalardo produce miele: di castagno, di acacia, di millefiori. Lo vende via internet, oppure nei tanti mercatini del Grossetano che frequenta con il suo banchetto. 

A Manciano, Semproniano, Santa Flora, Arcodosso

La sua è una storia a suo modo emblematica di quanto l'agricoltura possa fare in termini di reinserimento sociale.