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Solmine, ceneri tossiche vendute a cementifici

"Migliaia di tonnellate di ceneri di pirite sono state cedute per 30 anni ai cementifici italiani", la denuncia del Forum Ambientalista di Grosseto

"Migliaia di tonnellate di ceneri di pirite contenenti arsenico sono state cedute per oltre 30 anni ai cementifici di tutta Italia come prodotto commerciabile, e non come rifiuto tossico nocivo, dalla Nuova Solmine, azienda chimica che si trova a Scarlino ".  

Questa la denuncia, che sarà presentata alla procura della Repubblica di Grosseto, da parte del Forum Ambientalista di Grosseto. Secondo gli ambientalisti, infatti "la vendita delle ceneri di pirite è stata effettuata nonostante una sentenza della corte costituzionale che ribadisce che si tratta di rifiuti nocivi e non di sottoprodotti". Impossibile, quindi, secondo il Forum Ambientalista "riciclarle come materiale di recupero. Le ceneri devono essere smaltite con precise prescrizioni per impedire la contaminazione dell'ambiente". 

Le ceneri si trovano nella piana di Scarlino da vent'anni e formano il cosiddetto "panettone", formato appunto da residui delle lavorazioni minerarie precedenti. In origine erano due milioni di tonnellate. Oggi ce ne sono circa 560mila. "Dove sono finite?", chiedono gli ambientalisti. 

La Solmine sostiene che le ceneri non sono pericolose anche se, prima del 1997 erano state classificate "tossiche e nocive" e per il loro smaltimento erano state presentate al ministero e alla regione Toscana progetti per realizzare il corretto smaltimento di tali rifiuti.