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Mascherine, nessun obbligo nelle case private e durante lo sport

Il premier Conte ha spiegato le nuove regole sull'uso delle mascherine contenute nel decreto anti-Covid appena emanato. Ecco quando entrano in vigore

Giuseppe Conte

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti connesse alla proroga della dichiarazione dello stato di emergenza da Covid-19.

Il nuovo decreto introduce l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, le cosiddette mascherine, e vengono ampliate le circostanze che prevedono l’obbligo di indossarle.

Dalla data di entrata in vigore del decreto-legge - ovvero dal giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale - le mascherine dovranno essere indossate non solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, come già in passato, ma più in generale nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e anche in tutti i luoghi all’aperto. In casa quindi non è obbligatorio indossarle in presenza di persone non conviventi, anche se si tratta di una precauzione comunque consigliata dagli esperti in questa fase di recrudescenza della pandemia.

Si fa eccezione a tali obblighi, sia in luogo chiuso che all’aperto, nei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.

Sono inoltre fatti salvi i protocolli e linee-guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali. Ciò significa che nei luoghi di lavoro continuano ad applicarsi le vigenti regole di sicurezza. Al contempo, sono fatte salve le linee guida per il consumo di cibi e bevande.

Da tali obblighi restano esclusi i bambini di età inferiore ai sei anni, i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e coloro che per interagire con questi ultimi versino nella stessa incompatibilità.

Inoltre, l’uso della mascherina non sarà obbligatorio durante lo svolgimento dell’attività sportiva.

Il testo proroga, al 31 gennaio 2021, le disposizioni già in vigore che prevedono la possibilità per il governo di adottare misure volte a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus SarsCov2. In relazione all’andamento epidemiologico e secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio effettivamente presente, tali misure potranno essere stabilite per alcuni territori in particolare o per tutto il territorio nazionale e per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, comunque reiterabili e modificabili.

Viene prorogata la vigenza del dpcm del 7 settembre 2020 fino al 15 Ottobre. Si prevede che le Regioni, nei limiti delle proprie competenze regionali e di quanto previsto dal decreto-legge n. 33 del 2020, possano introdurre temporaneamente misure maggiormente restrittive, ovvero ampliative dei decreti emanati dal governo, introducendo in tale ultimo caso la previsione della necessaria “intesa” con il Ministro della salute.

Sempre ai fini del contenimento del contagio, previa valutazione dell’impatto ai sensi delle norme europee sulla privacy, si prevede l’interoperabilità dell’applicazione “Immuni” con le piattaforme che operano, con le medesime finalità, nel territorio dell’Unione europea e si estende il periodo di utilizzo dell’applicazione “Immuni”.

Il testo proroga fino al 31 ottobre 2020 i termini per l’invio delle domande relativi ai trattamenti di cassa integrazione ordinaria collegati all'emergenza COVID-19.

È infine prorogata al 31 dicembre 2020 l’operatività di specifiche disposizioni connesse all’emergenza Covid, in scadenza al 15 ottobre 2020.