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Territorio apuano devastato, la scia dei danni

E' durata circa due ore la tempesta che ieri si è abbattuta sulla provincia apuana. Massa colpita dalla tromba d'aria, a Carrara famiglie evacuate

Tromba d'aria e nubifragio, il giorno dopo. Si continua a lavorare per ripristinare sicurezza e servizi all'indomani della tempesta d'acqua e d'aria che ieri pomeriggio ha flagellato con violenza la provincia Apuana.

Alberi caduti e allagamenti, viali invasi dall'acqua, alberi crollati su auto, strutture divelte dalla forza del vento, disagi e danni tali da richiedere supporto dei Vigili del Fuoco anche da altre provincie. Tutta la zona tra Massa e Carrara è stata colpita dal maltempo con i vento che ha sfiorato i 140 chilometri orari. A Carrara sono state evacuate circa 20 persone a causa di un ponteggio caduto e che stanno aspettando di poter entrare nelle loro case.

A Massa stamani sono chiusi il liceo Fermi, nel cui piazzale sono cadute piante e detriti, l'istituto alberghiero Minuto e il tecnico Meucci. Nelle altre scuole all'apertura i tecnici comunali effettuano sopralluoghi per verificare lo stato degli ambienti.

La tempesta ha provocato danni anche ai servizi. Compromessa in vari punti la rete elettrica, soprattutto per la caduta degli alberi, e sono rimaste al buio varie strade sia quanto a utenze private che relativamente all'illuminazione pubblica. 

Si sono trovate senza luce fin dalle prime ore viale Mattei, via Pratta, via Chiusa, via Alberica, via delle Pinete (zona Partaccia), via Bassa Tambura, via Sei Ponti, via Pacinotti, via La Salle, via San Leonardo, via Zecca, via Remola, via Ghirlanda, via Venezia, via Sala, via Don Minzoni, via Del Melaro, via Fagiano, via Tornaboni, via Madonna a Pergola, via Silvio Pellico.

Ancora, l'energia elettrica è mancata in zona Bergiola e Bargana e nella frazione di San Carlo che tra l'altro è fra quelle interessate anche dalla mancanza d'acqua. I guasti Enel si sono infatti verificati anche in impianti a servizio della distribuzione d'acqua potabile nelle zone di San Carlo appunto e poi di Belvedere, Tombara, Rocca, Volpigliano e Brugiana.