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La procura acquisisce documenti nella sede Arpat

L'operazione è stata effettuata dalla guardia costiera nell'ambito di un'inchiesta sulle attività di controllo svolte dall'agenzia nelle cave apuane

La guardia costiera di Marina si è recata nella sede di Massa Carrara dell'Arpat e ha acquisito una serie di documenti nell'ambito di un'indagine della locale procura sui controlli effettuati negli anni scorsi in alcune cave delle Alpi Apuane.

Non risulta, al momento, che ci siano persone iscritte nel registro degli indagati.

"L'agenzia Arpat ha piena fiducia nell'operato dell'autorità giudiziaria, con la quale peraltro collabora quotidianamente in complesse attività di indagine in campo ambientale" si legge in una nota diffusa dell'agenzia regionale.

"La direzione dell'Arpat è pienamente convinta che l'operato dei propri tecnici sul territorio, compatibilmente con le risorse disponibili, continua ad essere svolto con grande serietà, impegno e, soprattutto, con elevata professionalità, grazie all'esperienza ultraventennale di Arpat - si legge ancora nella nota -  Tutte le attività di controllo sono svolte secondo procedure previste da un sistema di gestione per la qualità certificato, col supporto analitico di laboratori di prova accreditati e sulla base di un piano delle attvità approvato dalla Regione Toscana".