Attualità

I reati di gola, le marmellate dei detenuti

Non solo marmellate ma anche verdure sottolio: queste le produzioni alimentari del nuovo brand dei detenuti del carcere di Massa Marittima

Il percorso formativo di alta specializzazione culinaria che ha visto la partecipazione di dodici detenuti ha portato alla creazione del brand "Reati di gola", inventato dagli stessi detenuti della casa circondariale di Massa Marittima, in provincia di Grosseto.

La casa circondariale di Massa Marittima, una piccola struttura che oggi ospita poco meno di sessanta detenuti, ha rivolto il suo sguardo al compito della rieducazione carceraria. Fin dalla sua apertura, si è caratterizzata per iniziative e progetti rivolti alla risocializzazione e al reinserimento dei detenuti, quasi tutti con una pena residua da scontare contenuta nel massimo di cinque anni.

I detenuti coinvolti nella formazione professionale lavoreranno dentro le mura del carcere per produrre marmellate, verdure sottolio e succhi di frutta con le materie prime delle aziende agricole locali della rete associativa Pulmino Contadino.

“L'obiettivo – spiega la direttrice del carcere Maria Cristina Morrone, rivolgendosi proprio ai detenuti nel momento inaugurale - è che voi abbiate una buona formazione da potere spendere all'esterno. Date la vostra parte migliore a queste persone che credono nel percorso intrapreso”.

Il progetto è stato possibile grazie anche al finanziamento a sostegno di iniziative in ambito sociale con il contributo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali insieme alla Regione Toscana, vincendo il bando regionale per il terzo settore del 2018, a cui il Pulmino aveva concorso insieme al carcere con un progetto coordinato da Sauro Pareschi.