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E' di Paolo e Tilde il primo abbraccio in Rsa

Inaugurata stamani la stanza degli abbracci alla casa di riposo Regina Elena con madre e figlio che non si stringevano più da ormai un anno

La nuova stanza degli abbracci

Paolo e la mamma Tilde non si stringevano più da un anno. E' il loro il primo abbraccio con cui nella casa di riposo Regina Elena a Carrara è stata inaugurata la stanza fatta apposta per riportare il contatto anche fisico tra gli anziani ospiti e i loro familiari. L'apertura della stanza degli abbracci è avvenuta stamani alla presenza del sindaco Francesco De Pasquale e del presidente del consiglio d'amministrazione della struttura Giuseppe Simone Profili che hanno assistito in discreta e premurosa distanza alla ritrovata intimità tra Paolo e Tilde.

"In questo ultimo anno, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, Paolo e Tilde hanno dovuto rinunciare ai loro momenti di incontro e di conforto. Il lockdown generale prima e le misure successive - spiega una nota del Comune di Carrara - hanno inevitabilmente limitato gli incontri e per gli ospiti delle residenze sanitarie per anziani sono stati mesi molto difficili, senza contatti veri con le persone più importanti".

E ora quel contatto torna, limitatamente agli ospiti negativi a Coronavirus a cui è riservato l'utilizzo del nuovo spazio: “Questa settimana chiameremo i familiari degli ospiti della struttura – annuncia Profili - organizzeremo i turni per utilizzare la stanza, che per il momento permetterà una visita di 15 minuti, con una pausa tra un incontro e l’altro dedicata alla sanificazione dello spazio”. 

“Quello tra Paolo e Tilde è il primo abbraccio in sicurezza che la casa di riposo Regina Elena può tornare ad accogliere dopo molti mesi di restrizioni – commenta De Pasquale – a livello simbolico è un momento di grande valore, così come lo sono le immagini che ci arrivano riguardo le prime vaccinazioni. Facciamo tesoro di questi piccoli momenti di speranza, che ci aiutano ad andare avanti. Nel frattempo non abbassiamo la guardia e continuiamo a proteggerci”.