Cronaca

Rapina in banca, arrestato sei anni dopo

La caparbietà del capo della squadra mobile, Antonio Dulvi Corcione, e l'errore di continuare a delinquere alla fine hanno aperto le porte del carcere

All'epoca dei fatti, Angelo Aiello, quarantenne siciliano, era incensurato, per questo aveva potuto svaligiare una filiale del Monte dei Paschi di Siena a volto scoperto mentre il suo "collega" indossava un passamontagna.

Una rapina violenta, con impiegati e clienti maltrattati e colti da malore, che aveva fruttato ai malviventi un discreto bottino: circa 20mila euro. I due malviventi poi erano fuggiti con una macchina rubata, in seguito ritrovata. Ma di loro nessuna traccia. 

A nullaerano servite le telecamere di videosorveglianza dell'istituto di credito che mostravano una persona a volto coperto e una con il volto ben visibile ma sconosciuto alle forze dell'ordine, in quanto non presente nelle banche dati.

Insomma un colpo perfetto se, sulla strada dei rapinatori, non si fosse messo Corcione, il capo della squadra mobile che non si è dimenticato della rapina e che dopo sei anni è riuscito a identificare e a rintracciare Aiello che, nel frattempo, aveva commesso altri colpi e fatto il suo ingresso nelle banche dati in possesso delle forze dell'ordine. 

Gli inquirenti, dopo l'arresto del siciliano, puntano a rintracciare anche il complice, togliendo il passamontagna dal volto del secondo rapinatore.