Matteo Renzi e la moglie hanno entrambi fatto parte del movimento fondato da Baden Powell.
Mentre la presidente Boldrini ha trascorso tutta la mattina alla Route, il premier è arrivato a sorpresa intorno alle 13 e ha guidato un'auto elettrica attraverso la cittadella di tende allestita nel parco di San Rossore, fermandosi a piu' riprese a salutare gli scout.
Alla fine ha raggiunto la grande tenda dove gli scout stavano scrivendo la carta del coraggio, il documento conclusivo della Route che sarà consegnato ufficialmente a Renzi domani, durante la messa celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei. All'incontro con i ragazzi i giornalisti non sono stati ammessi e, dopo la votazione della carta, il premier ha fatto un breve intervento.
''Voi vi siete ascoltati - ha detto - Talvolta invece la politica ha questo difetto: parla, parla, parla ma non ha la capacità di ascoltare''.
''E' un bellissimo evento - ha poi dichiarato il premier - Qui ci sono trentamila ragazzi che fanno un lavoro straordinario''.
Renzi si è rifiutato di rispondere alle domande di politica che i cronisti gli rivolgevano. ''Vi prego di lasciare gli scout fuori da questi temi - ha dichiarato il presidente del Consiglio - So che quando si fa una dichiarazione politica in un contesto del genere, tutto viene affibbiato agli scout''.
''Quello di oggi è un tuffo nel passato - ha invece commentato la moglie Agnese - un'emozione bellissima, grandissima''.
Matteo Renzi e la moglie torneranno a San Rossore anche domani per la giornata conclusiva della Route nazionale dell'Agesci.