Una vasta operazione antidroga è scattata dalle prime ore del mattino. Nel corso del blitz, che vede Interessate le province di Massa Carrara, Lucca e La Spezia, arrivando a toccare anche quella di Milano, sono state eseguite misure cautelari nei confronti di 13 indagati. 9 di questi sono destinatari di custodia cautelare in carcere, gli altri sono stati raggiunti da obbligo di presentazione quotidiana alla Stazione dei Carabinieri e obbligo di dimora.
Gli indagati, si legge in una nota dell'Arma, sono accusati di essere componenti di una associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, importazione (dalla Spagna), trasporto, detenzione e vendita di hashish e marijuana. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, la banda avrebbe avuto a disposizione auto e camion per gli spostamenti e per il trasporto della sostanza stupefacente, strumenti per comunicare (telefoni cellulari, smartphone, schede telefoniche anche estere e sistemi di messaggistica criptati) ma anche di armi, munizionamento e materie esplodenti.
Le sostanze stupefacenti sarebbero state nascosta in appartamenti, cantine e box sparsi dei territori di Massa, Camaiore, Montignoso, Seravezza e Sarzana.
Circa 80 i militari impegnati nell'operazione, coordinata dalla direzione investigativa antimafia e antiterrorismo della Procura di Genova e che vede impegnate anche componenti specialistiche della Dia e dell'arma dei carabinieri, con il coordinamento di Europol ed Eurojust. In campo, elicotteri, cinofili e aliquote di primo intervento.
Secondo gli investigatori, dirigenti ed organizzatori della associazione provvedevano al reperimento ed all’acquisto all’estero (Spagna) di quantitativi ingenti di sostanza stupefacente intrattenendo contatti diretti con i fornitori e gestivano la commercializzazione e la vendita della sostanza stupefacente sul territorio italiano.
Le aree interessate dalla attività di spaccio erano ubicate nelle province di Massa Carrara, La Spezia, Lucca e Milano. Oltre al reato associativo ai 13 indagati e ad altre sette persone sono contestati cinque episodi di importazione, consumata o tentata, di quantitativi anche ingenti di hashish e marijuana dalla Spagna e circa 20 episodi di detenzione e cessione di sostanza stupefacente, tutti commessi tra luglio 2020 e marzo 2023. È stata riconosciuta l’aggravante della transnazionalità.
Nel corso delle indagini erano già state arrestate in flagranza 18 persone e sequestrati circa 66 chilogrammi di sostanze stupefacenti di vario tipo, oltre a 4 pistole, ordigni esplosivi, munizioni e 129mila euro in contanti.