Attualità

Sotto sequestro migliaia di bottiglie di falso Brunello

I carabinieri di Siena hanno confiscato 30.000 bottiglie di vino etichettato Brunello e Chianti ma risultato falso, di scarsa qualità e sovraprezzato

L'operazione, messa in atto in Toscana e in altre regioni del centro nord, riguarda una frode agroalimentare nella vendita all'ingrosso e al dettaglio di 30.000 bottiglie di vino etichettato Brunello di Montalcino, Chianti e altre etichette doc ma risultato ai controlli falso e di scarsa qualità.

Sequestrati anche ettolitri di vino sfuso pronto per essere commercializzato sul mercato internazionale a un prezzo dieci volte più elevato di quello congruo sulla base di documenti  per la certificazione di qualità falsificati.

Al vaglio dei carabinieri cantine e centri di imbottigliamento in Toscana, Umbria, Liguria e Lazio.

Al momento non c'è alcun coinvolgimento delle aziende produttrici di Brunello della zona di Montalcino che anzi potrebbero essere parte lesa.

Secondo i dati diffusi da Coldiretti, nel 2013 la produzione di Brunello  è stata di 8,1 milioni di bottiglie per un fatturato di 165 milioni di euro. Il 67% viene esportato, in pratica due bottiglie su tre. Il mercato principale è rappresentato dagli Stati e dai paesi asiatici.

In crescita anche il giro d'affari del settore enoturistico a Montalcino (ristoranti, alberghi, enoteche e altro) con un aumento del 5% e supera i 30 milioni di euro.

Per contribuire alla lotta alla contraffazione di vino e olio doc, Coldiretti ha istituito l’osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, il cui comitato scientifico è guidato da Giancarlo Caselli

“Con questo strumento  ci vogliamo fare carico dell’indignazione del 65% di italiani che non sopporta che la criminalità organizzata danneggi l'immagine del nostro paese'' spiega il presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli.

Guarda il commento in video sul sequestro dell'assessore regionale all'agricoltura Gianni Salvadori