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​Meno uva ma più buona nei vigneti toscani

Prime previsioni per la vendemmia che quest'anno parte in anticipo a causa del caldo. Stime al ribasso sulla quantità rispetto al 2016

La vendemmia quest'anno inizierà prima. Per l'esattezza questa settimana e in alcune zone della Toscana è già partita. Sarà, però, una raccolta contrassegnata dall'incertezza per le conseguenze del clima che quest'estate ha portato sulla regione una cappa di caldo eccessiva che ha fatto maturare in anticipo l'uva. 

Il direttore di Coldiretti Toscana Antonio De Concilio ha spiegato che la vendemmia sarà caratterizzata dal "segno meno per le quantità non raggiungendo gli stessi livelli del 2016, mentre si nutrono speranze fondate sul versante della qualità con acini sani ed unalto profilo qualitativo". Stiamo parlando di un patrimonio di vigneti che si estende su 58mila ettari con una produzione media di circa 4 milioni di quintali di uve per 2,800 milioni di ettolitri di vino.

Le prime uve per cui scatterà la raccolta sono quelle di Pinot e Chardonnay nel Montecarlo lucchese per la produzione di vini bianchi e spumanti. Nelle prossime settimane, poi, sarà la volta di Merlot e Syrah. Nessun anticipo particolare, invece, per la vendemmia nella Maremma. 

A soffrire, sempre secondo Coldiretti, è stato in particolare del Brunello di Montalcino a causa della mancanza d'acqua perdurata fino a giugno inoltrato, ma le piogge delle ultimesettimane, compresa quella del 24/25 luglio, sembrano avererimesso le cose a posto.