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Atenei toscani alla scoperta dei segreti della supernova

Ci sono anche due università toscane nel gruppo che studia i dati del telescopio spaziale Ixpe di Nasa ed Agenzia spaziale italiana su Cassiopea A

Cassiopea A

Le università di Pisa e Firenze alla scoperta dei segreti della supernova Cassiopea A (Cas A), il resto di un'esplosione stellare la cui luce dovrebbe aver raggiunto la Terra circa 350 anni fa. I due atenei toscani sono parte del gruppo di scienziati che studia i dati inviati dal telescopio spaziale Ixpe di Nasa e Asi, l'Agenzia spaziale italiana.

Del team fanno parte Asi, Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e università di Pisa, Firenze, Torino, Roma Tre, Roma Tor Vergata e Padova e lo studio è capitanato da Jacco Vink dell'Università di Amsterdam, prima firma nella pubblicazione della ricerca su The Astrophysical Journal.

Ixpe è stato lanciato da meno di un anno e monta a bordo tre telescopi. Ha il compito di studiare i fenomeni estremi dell'universo e sta inviando i suoi dati dopo avere iniziato le sue osservazioni nello scorso Gennaio. Cassiopea A è stata osservata per oltre un mese dagli strumenti di Ixpe, consentendo di misurare e mappare per la prima volta la polarizzazione dei raggi X emessi dai resti di Cas A, esplosa circa 11.000 anni fa. I risultati daranno modo di spiegare il ruolo dei campi magnetici nella produzione di alta energia in quei resti.