Ruota intorno alle commissioni riscosse in alcune operazioni di compravendita di calciatori l'inchiesta della procura milanese in cui sono indagati due noti procuratori del mondo del calcio, uno straniero e uno italiano. I reati ipotizzati sono di natura fiscale, riciclaggio e autoriciclaggio.
Gli investigatori vogliono far luce sui rapporti economico-finanziari fra i 2 indagati e alcuni club italiani ed è per questo che la Guardia di Finanza ha richiesto una serie di documenti a 11 società, fra cui c'è anche la Fiorentina. Le altre sono Juventus, Torino, Milan, Inter, Roma, Napoli, Verona, Spa, Cagliari e Frosinone. Nessuna delle società è iscritta nel registro degli indagati.
Secondo quanto spiegato dagli inquirenti, il procuratore straniero è accusato di aver svolto attività economiche in Italia con la collaborazione del collega indagato e di averne occultato i proventi al Fisco facendo transitare il denaro su conti correnti intestati a società estere a lui riconducibili. Le omesse dichiarazioni dei redditi sono quelle del 2018 e del 2019.