Entro l'aprile del 2019 almeno 650 dipendenti del Monte dei Paschi lasceranno volontariamente il posto di lavoro: la banca e i sindacati hanno raggiunto un accordo sugli esuberi previsti dal piano di ristrutturazione dell'istituto. La notizia è stata diffusa dal Fabi, First Cisl, Cgil Fisac, uilca e Unisin. Nel 2017 furono 1.700 i lavoratori che lasciarono Mps. Entro il 2021 diventeranno 4.800.
"La nuova tranche di esodi avvine contestalmente al recupero della base di calcolo del trattamento di fine rapporto e del contributo aziendale alla previdenza complementare, prima congelati come ennesimo sacrificio offerto dai lavoratori al risanamento della banca - ha spiegato in una nota la Fist Cisl - Vogliamo sperare che si tratti di una svolta".