E' stata un'indagine lunga e complessa quella condotta dagli agenti del Compartimento di polizia postale e delle comunicazioni lombardo perché ampia e articolata era la rete di pedofili che alla fine è venuta alla luce.
Le perquisizioni, infatti, sono state eseguite in sette regioni italiane: Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Campania e Marche.
Gli agenti hanno trovato un'enorme quantità di materiale a sfondo pedopornografico di cui facevano uso i pedofili coinvolti nell'inchiesta. Quattro di loro sono stati arrestati mentre altri diciotto sono stati indagati a piede libero.