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Prima volta in Italia del virus Issyk-Kul, isolato in un pipistrello infetta anche l'uomo

Individuato in Lombardia in un esemplare deceduto, l'agente patogeno può provocare focolai nell'essere umano. Quali sono i sintomi, come riconoscerlo

Febbre, mal di testa, dolori muscolari e nausea per una malattia che si risolve in alcune settimane: sono i principali sintomi del virus Issyk-Kul isolato per la prima volta in Italia, in Lombardia, in un pipistrello deceduto spontaneamente nel Cras Wwf della Valpredina, nella Bergamasca, e poi analizzato nell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna (Izler).

L'Istituto superiore di sanità è già stato informato della presenza del virus, e ora si attende per il 9 Novembre la comunicazione dei rischi di trasmissione e diffusione del virus da parte dell'Izler tramite l'Autorità europea per la sicurezza alimentare.

Del resto il Covid-19 insegna a non sottovalutare le zoonosi, ovvero le patologie che si trasmettono dagli animali all'uomo. Il virus Issyk-Kul ne è capace, e i suoi sintomi parainfluenzali potrebbero sulle prime trarre in inganno.

In uno studio del 2020 pubblicato su PubMed, dal titolo First detection of bat-borne Issyk-Kul virus in Europe, il team di scienziati capitanato dalla ricercatrice del Robert Koch Institute di Berlino Annika Brinkmann segnalava la presenza del virus in Europa, dopo la scoperta dello stesso avvenuta negli anni '70 nell'Asia Centrale.

Nello studio si specifica che il virus Issyk-Kul è un membro della famiglia Nairoviridae, descritto come virus patogeno per l'uomo. Gli studiosi in Germania lo avevano rinvenuto con un nuovo ceppo nella specie di pipistrelli Eptesicus nilsonii, tra i più diffusi nel paese e nel nord Europa, particolarmente in Scandinavia dove risultano specie prevalente. Adesso ecco il virus in Italia.