Cronaca

I milioni per l’Africa su conti privati

Riciclaggio e appropriazione indebita le ipotesi di reato su cui indaga la procura. Al centro dell’inchiesta una somma di oltre sei milioni di euro

Ammonterebbe a circa 6,6 milioni di dollari la cifra con cui Unicef, Fondazione Pulitzer e, con cifre minori, onlus americane ed australiane, credevano di finanziare le attività benefiche di Play Therapy Africa, un ente che fa assistenza ai bambini, e che invece, per i pm, sarebbero finiti su conti personali, questi ultimi riconducibili, a vario titolo, ai fratelli Alessandro, Luca e Andrea Conticini. 

Appropriazione indebita e riciclaggio i reati su cui la procura indaga. L’inchiesta è partita dai sospetti destati dai movimenti anomali sui conti dell’ente.  

Per la procura i 6,6 milioni di dollari che sono andati a finire sui conti in banca sono una somma sproporzionata sul totale dei 10 milioni donati. Gli accertamenti dei pm, poi avrebbero provato che parte dei soldi avrebbero preso vie diverse da quelle per l'Africa. Per i pm sarebbero stati prelevati e destinati a tre società: la Eventi6 di Rignano (133.900 euro) , Quality Press Italia (129.900 euro), la Dot Media di Firenze (4.000 euro). Parte del denaro, per gli inquirenti, sarebbe stato usato per un investimento in Portogallo.

La procura ha dovuto procedere poi con una rogatoria verso Unicef, Fondazione Pulitzer e le altre partioffese perché, in seguito alla riforma Orlando relativa al reato di appropriazione indebita, per fare andare avanti il procedimento è necessario che ci sia una querela.