Scioperi, proteste e la mobilitazione delle istituzioni non hanno evitato l'epilogo più temuto per la vertenza dello storico stabilimento di componenti per auto.
I vertici della Trw hanno confermato la decisione di cessare entro il 31 dicembre la produzione e nella tarda serata di ieri hanno raggiunto un accordo con i rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm per la mobilità volontaria di 450 dipendenti.
I termini dell'intesa sono stati illustrati agli operai oggi durante un'assemblea: fra i punti rilevanti, una buouscita più elevata di quanto l'azienda fosse inizialmente disposta a riconoscere ai dipendenti e il fatto che la chiusura entro la fine del mese evita che il personale di età compresa fra i 40 e 50 anni sia fortemente penalizzato dall'applicazione della legge Fornero.
La firma ufficiale da parte dei sindacati è in programma per lunedì prossimo mentre il 16 e il 17 dicembre si terranno le audizioni con i lavoratori che sceglieranno di sottoscriverla.
"Siamo consapevoli che la buonuscita non ripagherà la perdita di 450 di lavoro - hanno dichiarato i lavoratori della Trw - Per questo chiediamo alle istituzioni di intervenire tempestivamente sulla crisi occupazionale che ha investito la città e un territorio già martorizzato dalla desertificazione industriale".
"Con l'accordo stilato i lavoratori eviteranno di subire l'ulteriore beffa dell'applicazione delle legge Fornero e otteranno una buouscita più alta - ha commentato il sindaco di Livorno Filippo Nogarin - Non è certo una vittoria ed è per situazioni come questa che l'area livornese va verso la decretazione dello stato di crisi complessa. Se ci riesce difficile definirla un'opportunità, potrebbe rappresentare quanto meno la riduzione del danno".