Cronaca

Comprati per 10mila euro, rivenduti a un milione

Prezzo gonfiato per gli acquirenti dei 170mila prodotti elettrici con marchi falsi sequestrati dalla Finanza. Erano destinati anche alla Toscana

A conti fatti si tratta di 170mila pezzi tra caricabatterie, lampade, smerigliatori, videoregistratori e pompe elettriche. Tutto comprato per un'inezia rispetto al guadagno che sarebbe derivato dall'immissione sul mercato, stimato intorno al milione e mezzo

I finanzieri hanno bloccato il tir con il carico a Monfalcone, in provincia di Gorizia, all'ingresso dell'autostrada A4 Trieste-Venezia. Uno sguardo al carico è bastato a notare che si trattava di prodotti senza il marchio Ce di conformità e senza le garanzie per la sicurezza e la salute. Tanti prodotti, oltretutto, avevano anche marchi falsi, come gli orologi del "Napoli Calcio", i carica batterie "Samsung" e i giocattoli "Minions". 

La merce era stata importata dal porto di Capodistria da un'azienda con sede a Brno nella Repubblica Ceca. Una volta entrata in Italia, sarebbe stata venduta a Prato, Roma, Napoli, ma l'elenco di località di destinazione si estendono anche ad altre zone del Lazio, della Toscana e della Campania. 

La Finanza ha denunciato i legali rappresentanti della società importatrice e delle imprese che avrebbero messo in vendita la merce. I reati sono frode nell'esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, introduzione nello Stato di prodotti consegni falsi e ricettazione.

Tutti i prodotti sono stati destinati alla distruzione dalla Procura di Gorizia, che ha convalidato il sequestro.