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Un focolaio di xylella in Toscana

Lo ha scoperto il Servizio fitosanitario regionale nella macchia maditerranea del Monte Argentario. E' un ceppo diverso da quello della Puglia

Per la prima volta un focolaio di xylella, il terribile batterio che ha sterminato migliaia di piante di olivo in Puglia, è stato trovato anche in Toscana, nella macchia mediterranea del Monte Argentario. Secondo gli accertamenti svolti dal Servizio fitosanitario regionale, le piante ammalate sono 41 e nessuna di queste è un olivo. Si tratta invece di ginestre, mandorli ed alcuni esemplari di poligala mirtifolia, calicotome, rosmarino, lavanda, cisto ed eleagno.

Il batterio trovato però appartiene a un ceppo diverso rispetto a quello della Puglia, la sottospecie Multiplex presente in alcune regioni della Francia e della Spagna. L'area interessata dal contagio è situata nei dintorni di Porto Santo Stefano ed è abbastanza isolata rispetto al resto del territorio grazie alla laguna di Orbetello che la separa dalla terraferma.

Al momento non è nota l'origine dell'infestazione: fra le ipotesi l'introduzione in Toscana di piante infette o il trasporto di insetti vettori della malattia.

Saranno comunque messe in atto immediatamente le misure fitosanitarie di eradicazione, istituendo una sorta di area rossa dove si trovano le piante ammalate che saranno rimosse insieme a tutte quelle che presentano sintomi sospetti nel raggio di 100 metri, circondata da un'area cuscinetto larga almeno cinque chilometri che sarà tenuta sotto stretta sorveglianza.