Cronaca

Un raptus di follia e poi gli spari

Loredana Busonero ha sparato al figlio mentre il ragazzo dormiva nel suo letto. Poi ha rivolto l'arma contro di sè. Ipotesi raptus di follia

Nella villetta della tragedia continuano i rilievi delle forze dell'ordine per ricostruire la dinamica dell'omicidio-suicidio compiuto questa mattina alle 8. L'abitazione si trova Porto Santo Stefano, sulla strada panoramica, davanti al mare.

Fra le ipotesi al vaglio degli investigatori, un raptus di follia che avrebbe portato la comandante della polizia municipale, Loredana Busonero, 55 anni, a entrare nella camera del figlio Francesco mentre quest'ultimo dormiva e a sparargli un colpo alla testa per poi uccidersi. Lei è probabilmente morta sul colpo, il ragazzo invece è spirato mezz'ora dopo l'arrivo dei soccorsi, allertati da alcuni vicini. Frequentava il liceo scientifico e a scuola era bravo. Avrebbe festeggiato il diciottesimo compleanno fra pochi giorni, il 2 agosto.

I carabinieri non hanno trovato nè lettere nè messaggi nella casa di Loredana Busonero. E i colleghi della donna, rimasta vedova due anni fa del marito da cui era separata, hanno dichiarato che la loro comandante aveva lavorato fino a ieri senza che niente, nel suo atteggiamento, facesse trapelare la disperazione che invece evidentemente la stava devastando. Gli inquirenti hanno messo sotto sequestro sia la villetta sul mare che il suo ufficio.

Loredana Busonero faceva parte del polizia municipale dal 1993 e quattro anni dopo aveva sposato l'allora sindaco di Monte Argentario Marco Visconti da cui ha avuto il figlio Francesco. Visconti è morto nel maggio 2015.

L'attuale primo cittadino di Monte Argentario Arturo Cerulli si è recato sul luogo dell'omicidio-suicidio insieme alla vicesindaca Priscilla Schiano. "Ho parlato fino a ieri con Loredana di lavoro - ha dichiarato Cerulli - e non ha mai dato segni che lasciassero presagire un atto del genere. Non ce lo aspettavamo, è una tragedia. Sono molto dispiaciuto".