È stata posta sotto sequestro la villa dove risiedevano moglie e marito, 66 e 69 anni, la prima deceduta e il secondo ricoverato in ospedale a seguito di un malore avvertito da entrambi nei giorni scorsi. Dopo la denuncia dei famigliari, infatti, la Procura di Arezzo ha aperto un'inchiesta per capire se alle radici del fatto ci sia una eventuale intossicazione dovuta all'uso di pesticidi.
Nei giorni precedenti alla tragica nottata, infatti, nell'abitazione era stata eseguita una disinfestazione dai tarli, eseguita da un'azienda specializzata. La donna, prima di morire, ha accusato vomito e nausea, sintomi di cui ha sofferto anche il marito un paio di giorni dopo il funerale della donna.
Dopo un primo accesso al pronto soccorso, le condizioni del 69enne si sono aggravate, rendendo necessario il ricovero all'ospedale San Donato di Arezzo, dove è stato sottoposto a ossigenoterapia e ad altre cure. Le sue condizioni, fortunatamente, sono in miglioramento
Al momento, comunque, non esistono elementi che provino un nesso diretto tra la morte della donna e i lavori di disinfestazione, ma gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Marco Dioni, intendono fare piena luce sulla vicenda. Non è esclusa la riesumazione della salma per eseguire l'autopsia e i necessari esami tossicologici, che potrebbero chiarire se l'esposizione al pesticida antitarlo abbia avuto un ruolo nel decesso.