Attualità

Infermiere per caso in farmacia salva un turista da shock anafilattico

Il sanitario si trovava lì per motivi personali quando gli è stato chiesto di vedere un uomo che non stava bene. Poi la situazione è precipitata

Francesco Paoli ieri mattina è andato in farmacia. Fatti suoi, motivi personali. Non si poteva aspettare, l'infermiere Francesco Paoli in quel momento non in servizio, che avrebbe salvato la vita a un turista russo in shock anafilattico.

E' successo tutto a Montecatini Terme: "Quando sono arrivato il farmacista mi ha chiesto di dare un’occhiata a un signore che sembrava non star bene – racconta Paoli -. Si trattava di un turista russo cosa che, nonostante la presenza di un interprete, ha reso la comunicazione non semplice. Siamo riusciti a capire che aveva assunto un farmaco antinfiammatorio che con ogni evidenza gli aveva provocato una reazione allergica. Ho quindi detto immediatamente al farmacista di chiamare il 118".

Nel corso di pochi minuti però la situazione è precipitata: "Gli erano gonfiate la lingua, l’ugola, le mani e ha iniziato a fare fatica prima a parlare e poi anche a respirare", spiega Paoli, iscritto all'Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia che svolge l’attività d’infermiere libero professionista da quasi 40 anni, occupandosi di lesioni cutanee. 

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"A quel punto - racconta ancora - capendo che non c’era tempo da perdere, mi sono preso le mie responsabilità: sono andato in macchina, ho preso la mia attrezzatura e ho incannulato una vena per somministrargli un cortisonico disponibile in farmacia. Avendo somministrato un farmaco in autonomia, senza prescrizione medica, ho avvisato subito l’Ordine. Quando sono arrivati i soccorsi il signore era in ripresa ed è stato affidato alle cure del personale 118».

«Mi congratulo con Francesco per la sua prontezza – commenta David Nucci, presidente dell’Ordine interprovinciale –. Il collega si è assunto la responsabilità di somministrare il farmaco in piena consapevolezza, trovandosi in una situazione tutelata dall’articolo 54 del Codice Penale (stato di necessità), dimostrando ancora una volta quanto le capacità degli infermieri siano centrali e come un infermiere possa intervenire e fornire in autonomia tutta l’assistenza erogabile in ambiente extra ospedaliero, dando un contributo fondamentale in una situazione d’emergenza come quella che si è presentata oggi".