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Caro energia, centri Alzheimer a rischio chiusura

Le strutture accolgono durante il giorno i toscani fragili, ma i rincari dei costi per luce e gas le tengono sotto scacco spingendole al tracollo

Centri diurni Alzheimer toscani a rischio chiusura a causa di un caro bollette che li spingono al tracollo dopo la stagione difficilissima legata alla pandemia da Covid-19: è l'allarme che pronto a levarsi dal XII congresso nazionale sui Centri Diurni Alzheimer fissato per il 14 e 15 Ottobre al Teatro Verdi di Montecatini Terme, nella relazione del geriatra Enrico Mossello dell'Università di Firenze che ne anticipa i contenuti.

Il Gruppo Italiano Centri Diurni Alzheimer ha condotto un sondaggio in Toscana e in Italia che mostra come le strutture oggi marcino in regime di resistenza alla batosta dei rincari con le bollette alle stelle che generano "il rischio concreto di chiudere in compagnia delle aziende fornitrici, buona parte delle quali sono già con l’acqua alla gola".

Il professor Mossello ha coordinato il sondaggio realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, e ora avverte che la nuova emergenza mette a rischio la ripresa dei servizi: “La situazione è diventata disperata. Molte strutture saranno presto chiamate a scegliere tra spengere luce e riscaldamento o aumentare le rette. E poiché le famiglie devono già pagare gli aumenti delle utenze casalinghe e il caro vita, i malati rischiano di restare a spasso”.

Dopo le Rsa, insomma, per il professore in forza alla Struttura organizzativa dipartimentale (Sod) di geriatria dell'azienda ospedaliero universitaria di Careggi a Firenze anche le strutture diurne sono spinte verso il tracollo e a rischio c'è la loro stessa sopravvivenza.