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Gas dai rifiuti, nuovo impianto e metanodotto

Può trattare 160.000 tonnellate di rifiuti all'anno, di cui 145.000 organici e 15.000 sfalci per ricavare oltre 12 milioni di metri cubi di gas

Quattro biodigestori anaerobici che dai rifiuti organici ricaveranno oltre 12 milioni di metri cubi di biometano e 35.000 tonnellate di ammendante, sono i numeri del nuovo impianto di produzione di biometano a Montespertoli.

Entro fine 2023 saranno accesi i biodigestori secondo il piano di Alia servizi ambientali che ha accompagnato una delegazione amministrativa in visita a Casa Sartori. L'opera ha richiesto un investimento di circa 55 milioni di euro.

Ogni anno sarà possibile trattare 160.000 tonnellate di rifiuti, di cui 145.000 organici e 15.000 sfalci. Il biocarburante prodotto, attraverso energia autoprodotta e pannelli fotovoltaici per 4.200.000 kWh annui, potrà essere utilizzato come combustibile e immesso nella rete nazionale. 

I vertici di Alia Servizi Ambientali e di ATO Rifiuti Toscana Centro hanno accompagnato gli amministratori dei comuni dell'Empolese Valdelsa.

Metanodotto o carri bombola. E' il tema proposto dal sindaco di Montespertoli, Alessio Mugnaini che ha partecipato al sopralluogo "Si tratta di un impianto di vera economia circolare che recupera rifiuti e produce materie prime seconde che vengono poi reimmesse sul mercato. L'impianto, da programma, entrerà in funzione da Settembre 2023 e produrrà biometano entro la fine dell'anno, per i primi periodi il metano verrà venduto agli operatori del settore spostandolo con dei carri bombola, nel frattempo stiamo lavorando con Alia per avere la realizzazione di un metanodotto che eviti l'uso di questi mezzi, abbiamo già incontrato SNAM Reti Gas per la definizione del tracciato, e consenta anche di poter trovare il modo di venderlo per l'autotrazione. Si parla tanto di transizione ecologica ma senza impianti come questo non si può farla per davvero".