Cronaca

Morì dopo il vaccino, scagionato il siero di Astrazeneca

Il militare aveva già avuto il Covid in forma asintomatica e, dopo il vaccino, avrebbe avuto una risposta anticorpale abnorme dall'esito fatale

I consulenti della procura che sta indagando sulla morte del sottufficiale della Marina militare di 43 anni deceduto il 9 Marzo scorso poche ore dopo la somministrazione della prima dose del vaccino anti-Covid AstraZeneca, hanno fatto chiarezza sulle cause del decesso, attestando che è in effetti riconducibile alla vaccinazione ma senza colpe dirette da attribuire al siero.

Gli accertamenti effettuati dai consulenti hanno consentito di appurare che l'uomo aveva già avuto il Covid in forma asintomatica, sviluppando una risposta immunitaria. Quando si è aggiunta la risposta anticorpale indotta dal vaccino, si sarebbe generata una reazione infiammatoria violenta e abnorme che ha provocato lo stress respiratorio risultato fatale.

Il procuratore capo di Siracusa Sabrina ha quindi spiegato che "il decesso è ascrivibile alla risposta individuale al vaccino" e che "l'esistenza di una relazione causa-effetto non implica affatto un problema di sicurezza del vaccino AstraZeneca, tanto che le fiale sono già state dissequestrate".

Il riferimento è al lotto di vaccino a cui apparteneva la dose somministrata al militare, ritirato in tutta Italia dopo la sua morte e ora dissequestrato.