Cronaca

Il dramma della guerra, ragazza fuggita da Gaza muore in ospedale

La giovane, 20 anni, era arrivata a Pisa grazie ad una operazione umanitaria. Era ricoverata in condizioni critiche per malnutrizione

E' morta ieri all'ospedale di Pisa una giovane ragazza palestinese di 20 anni arrivata in Italia dalla Striscia di Gaza, accompagnata dalla madre, nell’ambito di un’operazione umanitaria. Lo rende noto l'Aoup esprimendo "Profondo cordoglio".

La giovane, affetta da malnutrizione, era arrivata a Pisa nella notte tra il 13 e il 14 Agosto e, spiega l'Aoup, era ricoverata nell’unità operativa di Ematologia "con un quadro clinico molto complesso/compromesso e uno stato di profondo deperimento organico". 

I disperati tentativi di salvarla si sono purtroppo rivelati vani. "Nella giornata di ieri, dopo avere eseguito i primi accertamenti necessari e iniziato una terapia di supporto - scrive l'Azienda ospedaliero universitaria pisana - si è verificata un'improvvisa crisi respiratoria e successivo arresto cardiaco che, purtroppo, ha portato al decesso della giovane".

L'Aoup ha comunicato il tragico evento alla Prefettura, che ha prontamente attivato le procedure necessarie per i successivi adempimenti di competenza.

Il residente della Regione Eugenio Giani ha espresso profondo dolore per la perdita della giovane palestinese e solidarietà di tutti i cittadini toscani alla famiglia. "Il Sistema sanitario regionale con il proprio personale, che ringrazio - dichiara Giani - sarà sempre in prima fila per garantire massimo sostegno a favore della popolazione di Gaza".

In una nota trasmessa dalla Regione, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l’assessore regionale al Diritto alla Salute, Simone Bezzini, hanno rinnovato l’appello alla pace: 

"Nello stringerci attorno, con solidarietà ed affetto, ai familiari, ai parenti e agli amici della ragazza, che aveva appena vent’anni e che all’ospedale Cisanello è stata sottoposta al disperato tentativo di salvarle la vita - dichiarano Giani e Bezzini- rinnoviamo con forza l’appello alla pace chiedendo ad Israele di interrompere il genocidio in atto e alla comunità internazionale di riconoscere lo Stato di Palestina”.

Parole di cordoglio sono state espresse attraverso i social anche dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. "Marah non c’è più. Aveva vent’anni. È morta ieri, a Pisa, in un ospedale che aveva provato a ridarle vita. Era stata evacuata da Gaza due giorni fa. Sul volo umanitario - scrive Mazzeo- aveva ancora un filo di respiro, ma la fame l’aveva già consumata. Non c’è stato modo di salvarla. A vent’anni si dovrebbe ridere, correre incontro ai sogni, perdersi e ritrovarsi nelle passioni, nei desideri, nell’amore. Lei invece ha dovuto combattere contro l’arma più crudele: la privazione del pane, dell’acqua, del diritto alla vita. Marah non è morta di malattia. È stata uccisa dalla fame. Una fame scelta, inflitta, usata come strumento di guerra. E Marah, con i suoi vent’anni negati, è il volto di questo crimine. Non voltiamoci dall'altra parte".