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La comunità scientifica piange uno dei padri della moderna biologia

Scienziato di fama internazionale era il decano dell'Accademia dei fisiocritici di Siena. Laureato a Pisa, docente nell'ateneo senese ed ex assessore

Pietro Omodeo

Lutto nel mondo scientifico toscano per la scomparsa all'età di 104 anni di uno dei padri della biologia moderna: è morto Pietro Omodeo, e a darne notizia attraverso i social è stata la figlia Maria che tramite i social ne annuncia l'ultimo saluto per domani a Siena, alla Sala del Commiato del Cimitero del Laterino.

Decano dell'Accademia dei fisiocritici di Siena, lo scienziato di fama internazionale originario di Cantù si laureò a Pisa in sicenze naturali per poi essere docente nell'ateneo senese - ma anche nelle università di Padova e Tor Vergata di Roma - di biologia generale, zoologia e biogeografia, evoluzionismo, storia ecritica del pensiero scientifico e storia della biologia.

Intensa la sua attività di curatore delle principali opere di Lamarck, Darwin e Diderot e mai esaurita quella di studioso curioso e acuto.

Non solo, però, perché la sua vita si è distinta anche per impegno civico e politico dispiegato nell'attività di assessore provinciale alla cultura dal 1951 al 1955 e poi di consigliere comunale a Siena dal 1956 al 1960. 

Vivida l'impronta che in lui aveva lasciato l'esperienza della seconda guerra mondiale, con la prigionia in Egitto e l'appartenenza alla delegazione italiana del Movimento dei partigiani della Pace. Nel 1979 ricevette da Sandro Pertini la medaglia d'oro di benemerito della scuola, della cultura e dell'arte.