I familiari di Francesco Vinci avrebbero ottenuto il via libera per la riesumazione del cadavere dell'uomo, in modo da poter svolgere un test del Dna. Lo ha fatto sapere il criminologo Davide Cannella, di Falco Investigazione, che lavora per la famiglia di Vinci.
Vinci, nel 1982, venne arrestato e portato in carcere in quanto ritenuto essere autore dei delitti del Mostro di Firenze, salvo poi essere liberato l'anno successivo. Mentre si trovava in prigione, infatti, si verificò l'ennesimo omicidio di due ragazzi tedeschi, Jens-Uwe Rüsch e Horst Wilhelm Meyer.
Dieci anni più tardi, Vinci venne trovato carbonizzato nella sua auto insieme all'amico Angelo Vargiu nella campagna di Chianni in località Garetto, in provincia di Pisa. Con la riesumazione, i familiari vorrebbero però capire se il corpo ritrovato sia veramente quello dell'uomo.
La dinamica esatta di quell'incendio, in cui persero la vita i due, non fu mai chiarita fino in fondo. E l'eventuale riesumazione del cadavere aggiunge un ulteriore capitolo alla storia, già complicatissima, legata al Mostro di Firenze.