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Mps, Monaci attacca Rossi: "Meglio stia zitto"

Il presidente del consiglio regionale non condivide la richiesta del governatore di intervento del governo. E accusa chi ha nominato Viola e Profumo

Torna a parlare dopo un bel po' di tempo. E dopo aver assisitito a tutto quello che è accaduto negli ultimi tempi intorno al Monte dei Paschi, banca di cui ha fatto parte per anni, il presidente del consiglio regionale Alberto Monaci non le manda a dire. In primo luogo al presidente della Regione Enrico Rossi, in relazione alla sua richiesta al governo di intervenire nella ricapitalizzazione della banca con un ingresso almeno a titolo temporaneo.

"Con tutto l'affetto che posso avere nei suoi confronti, gli chiedo, ma è mai entrato in una banca per vedere come funziona?" attacca. E spiega che "quell'intervento era stato auspicato anche in altri tempi, quando forse sarebbe stato possibile, ma oggi hanno già detto tutti di no". E ancora. "L'unico modo sarebbe stata una partecipazione vera e propria dello Stato nella banca, con una acquisizione di capitale del 10, 20 o 50% ma quello avrebbe voluto dire commissariare la banca".

Infine, alla richiesta se a suo dire il Monte dei Paschi abbia le capacità per rialzarsi, ecco un affondo anche sugli attuali vertici. "Quel Monte dei Paschi che abbiamo conosciuto negli anni, quello che esisteva un tempo ed era la terza in Italia, ecco, quella banca non esiste più. E a chi ha nominato gli 'scienziati' che la stanno guidando adesso, mi riferisco al presidente (Alessandro Profumo, Ndr) e all'amministratore delegato (Fabrizio Viola, Ndr), qualcuno credo che debba chiedere conto". 

Sulla banca senese, intanto, è arrivata oggi una nuova tegola sotto forma di quasi 300 milioni che gravano su Mps da parte del fisco per l'operazione immobiliare Chianti Classico, realizzata dalla gestione Mussari-Vigni. E' quanto emerge dalla relazione sui 9 mesi. La Gdf ha chiuso a settembre una verifica fiscale e l'Agenzia ritiene che "le operazioni poste in essere costituiscano nel loro complesso un disegno elusivo".

Guarda nella videogallery l'intervista integrale ad Alberto Monaci