Politica

L'appello di Rossi "Il governo entri in Mps"

Il presidente della Regione chiede al premier Renzi un nuovo intervento per evitare che la banca senese perda l'autonomia. Sostegno a Viola e Profumo

Mantenere l'autonomia, l'indipendenza e la governance a Siena del Monte dei Paschi. Magari facendo sì che il governo nazionale entri temporaneamente nel capitale della banca.

Sono queste le richieste che il governatore della Toscana Enrico Rossi ha rivolto al presidente del consiglio Matteo Renzi e al ministro dell'economia Padoan in una lettera inviata nel pieno della bufera che ha travolto l'istituto di credito senese dopo il mancato superamento dello stress test della Bce (al Mps sono mancati due miliardi e 100 milioni di capitale per superarlo) e il successivo crollo in borsa.

Rossi ha sottolineato la severità dello stress test a cui sono state sottoposte le banche italiane, profilando uno scenario più catastrofico e penalizzante rispetto agli altri paesi europei. Ma ha ricordato anche che i sistemi bancari di altri paesi hanno beneficiato di aiuti ben piu' consistenti da parte dei governi nazionali rispetto a quanto ha fatto il governo italiano per Monte dei Paschi.

"Se il governo nazionale decidesse di dilazionare la restituzione dei cosiddetti Monti bond - ha dichiarato Rossi - il fabbisogno scenderebbe a un miliardo e 300 milioni di euro. E se poi venisero venduti da Mps altri asset non strategici, le necessità finanziarie scenderebbero sotto il miliardo, cifra che non dovrebbe essere difficile da reperire. Personalmente ritengo che dovrebbe intervenire lo stesso governo entrando, temporaneamente, nel capitale".

"Il piano per contenere i costi presentato da Alessandro Profumo e Fabrizio Viola per slavare l'azienda ha ottenuto un ampio consenso - ha detto ancora il presidente della Regione - Ora questo sforzo rischia di essere vanificato per poche centinaia di milioni di euro".

Il Monte dei paschi ha 50.000 dipendenti in Italia.

Guarda nella videogallery la dichiarazione integrale di Enrico Rossi