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I segreti della longevità, studio su 500 ultranovantenni toscani

La ricerca toscana, prima in Italia e tra le poche al mondo di questo tipo, ha monitorato gli anziani per 10 anni. Cibo e movimento determinanti

Gli uomini sono risultati più in salute delle donne

Dieci anni di studio epidemiologico su 500 ultranovantenni per scoprire i segreti della longevità della popolazione del Mugello: è Mugello study, la ricerca condotta da scienziati toscani i cui risultati sono stati presentati a Vicchio e che si attesta come prima in Italia su un campione omogeneo di questo tipo nonché fra i primi al mondo.

Dieta mediterranea e movimento sono risultati determinanti per assicurare agli anziani in quarta età del Mugello, monitorati a domicilio, maggior benessere complessivo, decadimento cognitivo limitato rispetto agli standard comuni, minor uso di farmaci.

Quanto all'alimentazione, la popolazione studiata consuma due porzioni al giorno di carboidrati e frutta per l'85% rispetto al 60% rilevato a livello nazionale, secondo i dettami della dieta mediterranea che previene le malattie legate all'invecchiamento tra cui proprio il decadimento cognitivo.

La ricerca è stata avviata nel 2011 e la prima fase ha riguardato il reclutamento dei soggetti campione, 500 in tutto: 73% donne e 23% uomini, quest'ultimi più in salute delle donne: il 90% viveva in casa propria, 1 su 5 da solo, senza assistenza. Ne è emerso che le persone via via 'sopravvissute' avevano in comune minor sedentarietà, assumevano meno medicine ed erano ben più lucide.

Lo studio, coordinato da Claudio Macchi, direttore Sod di riabilitazione generale Aou Careggi-Irccs Fondazione Don Gnocchi di Firenze, è stato promosso e finanziato dall'Irccs Fondazione Don Carlo Gnocchi in collaborazione con l'Università di Firenze e la Società della Salute del Mugello.