Cronaca

Muore in pancia il giorno prima del parto

La tragedia a Viareggio: il termine era scaduto da 14 giorni. Inchiesta interna all'ospedale per stabilire se la nascita sia stata ritardata troppo

Era già tutto pronto per il parto, che avrebbe dovuto essere indotto il giorno successivo. Ma quando la donna, una viareggina di circa trent'anni, si è alzata martedì mattina ha subito avvertito che qualcosa non andava perché il feto, dentro di lei, aveva smesso di muoversi. E quando è arrivata all'ospedale della Versilia per il controllo, i medici le hanno dato la tragica notizia: il battito si era fermato e per la sua bambina non c'era più niente da fare.

Sarà l'autopsia, adesso, a dover chiarire le cause del decesso ma intanto l'ospedale ha disposto una inchiesta interna per stabilire se quanto accaduto possa essere imputato o meno al ritardo nella programmazione del parto. 

Secondo le direttive in materia, infatti, due settimane dopo la scadenza naturale della gestazione sono il limite massimo entro il quale il parto deve comunque essere indotto per evitare rischi di sofferenza fetale.