Cronaca

Musiciste morte intossicate, processo per omicidio

Lo ha richiesto la Procura di Firenze per il proprietario della casa, l'amministratore e i due tecnici di una ditta di caldaie

La caldaia non era stata controllata: per questo due donne, madre e figlia, musiciste, morirono il 14 febbraio 2013 nell'appartamento di Firenze dove abitavano, nella centrale via dei Pilastri. 

La procura di Firenze ha chiesto il processo per quattro imputati, accusati di omicidio colposo in cooperazione. Le due vittime, la bulgara Ruth Pardo, 60 anni, pianista e insegnante di conservatorio in pensione, e la figlia Lara D'Angelo, 35, violoncellista, morirono nel sonno per asfissia chimica da inalazione di monossido di carbonio sprigionatosi dall'impianto. Gli accertamenti avrebbero dimostrato che, in particolare, si verificò una quasi totale occlusione del tubo di collegamento tra caldaia e canna fumaria. Per l'accusa riempimento di cenere e infiltrazioni d'acqua piovana, senza un'adeguata manutenzione, causarono l'emissione del gas nell'appartamento.