Cronaca

Nannini patteggia 14 mesi per evasione fiscale

Il Tribunale ha accolto l'istanza della cantante che ha concordato anche un risarcimento all'Agenzie delle entrate di oltre 4 milioni di euro

Gianna Nannini era accusata di aver evaso le tasse per 3 milioni e 750mila euro fra il 2007 e il 2012. Il patteggiamento di un anno e due mesi di carcere prevede anche la sospensione condizionale della pena, la non menzione nel casellario giudiziale e il dissequestro di una tenuta che la rockstar possiede nel senese, messa sotto sigilli dalla Guardia di Finanza in via precauzionale. 

"La decisione della Gng Musica Srl di sancire un accordo conciliativo con l'Agenzia delle entrate - ha spiegato il legale di Gianna Nannini, Giulia  Bongiorno - deriva dalla volontà di mettere al più presto la parola fine a un doloroso capitolo giudiziario".

Secondo l'accusa la cantante avrebbe interposto tra la società milanese Gng Musica di cui è proprietaria e amministratore unico, e le case discografiche Sony e Universal altre due società, una di diritto irlandese  e l'altra di diritto olandese, in modo da non pagare al Fisco italiano le royalties dei dischi e dei concerti.

Nei mesi scorsi il difensore della rockstar aveva depositato documenti che avrebbero portato a escludere dal computo della presunta evasione fiscale una serie di fatture, riducendo l'evasione contestata a circa un milione e mezzo di euro,.

"Gianna Nannini, amareggiata e sorpresa dalla vicenda, nel ribadire l'assoluta trasparenza della propria condotta, nega recisamente qualsiasi interposizione fittizia con società estere - ha detto l'avvocato Bongiorno - e sottolinea che gli addebiti sono riferibili esclusivamente all'operato di soggetti terzi nei quali nutriva una sconfinata e tuttavia malriposta fiducia".