Politica

Nardella contro Chiti sulla riforma del Senato

Il vicesindaco di Firenze difende l'idea di un Senato non elettivo, rappresentanze delle autonomie. "C'era già nel programma del governo Prodi"

"Dire che il progetto di riforma del Senato ipotizzato dal governo Renzi non sta nè in cielo nè in terra significa dire un falso storico". E' una staffilata quella che il vicesindaco di Firenze, Dario Nardella, fedelissimo del premier e candidato a succedergli alla guida di Palazzo Vecchio, riserva a Vannino Chiti, ex ministro del governo Prodi tra il 2006 e il 2007 e oggi primo firmatario di una proposta alternativa per la modifica del Senato. Proposta che manterrebbe l'elettività dei Senatori evitando così, secondo Chiti, di "impoverire la democrazia".
Secca la replica di Nardella: "Il Senato non elettivo era stato oggetto di dibattito tra il 1946 e il 1947 da parte dell'assemblea costituente". Non solo. "Ricordo bene che un'ipotesi simile era contenuto nelle proposte di riforma costituzionali del governo Prodi".