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Nasce il terzo polo nazionale del latte

Via libera alla fusione tra Mukki e la Centrale di Torino: la nuova società sarà quotata in borsa, avrà un fatturato di 200 milioni e 430 dipendenti

L'accordo raggiunto tra le due società per l'aggregazione prevede che la Centrale del Latte di Torino porti il proprio capitale sociale da 20.600.000 a 28.840.041 mediante l'emissione di 4.000.020 nuove azioni ordinarie.

Ogni azione della società piemontese varrà 6,1965 azioni di Mukki, che verrà smembrata e confluirà in una nuova società la Centrale del Latte della Toscana, interamente controllata dai cugini torinesi.

In questo modo verrà garantita la tutela dell'occupazione dei dipendenti toscani di Mukki, la permanenza dello stabilimento fiorentino e il lavoro degli agricoltori mugellani. 

La fusione diventerà operativa entro i primi sei mesi del prossimo anno quando le azioni della neonata società, la Centrale del Latte Italia, faranno il loro debutto in borsa. 

Risultato: nascerà il terzo polo lattiero caseario d'Italia con un fatturato da 200 milioni di euro, 5 stebilimenti e 430 dipendenti.

“Un accordo che va nella direzione della crescita della Centrale del Latte di Torino e della Mukki - hanno detto i sindaci di Firenze e Torino Dario Nardella e Piero Fassino- , della garanzia dell'occupazione e dell’approvvigionamento delle materie prime dalla filiera produttiva toscana e piemontese con la costituzione di un polo di eccellenza italiano”.