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Nel fiorentino 4 comuni su 5 sono a rischio frane

Lo rivela il rapporto Ifel su economia, ambiente e situazione demografica degli enti locali toscani. Dati allarmanti anche nel resto della regione

Gli effetti di una frana a Borgo San Lorenzo

Vecchi, ma virtuosi; economicamente solidi, ma strutturalmente fragili. Sono i comuni della Toscana, per lo meno secondo quanto riportato nell'"Atlante" redatto dalla fondazione IFEL per conto dell'Anci regionale

Una fotografia a tinte chiaro scure, che parte da un dato certo: lo scorso anno i Comuni sono passati da 287 a 280, in seguito alle fusioni che hanno riguardato Figline Valdarno e Incisa; Castrelfranco e Pian di Scò: Fabbriche di Vallico e Vergemoli; San Piero a Sieve e Scarperia; Casciana Terme e Lari; Crespina e Lorenzana; Pratovecchio e Stia.

Dal punto di vista demografico, la Toscana soffre a causa dell'elevata età della popolazione. Il rapporto tra cittadini non attivi (e cioè con meno di 14 anni o più di 65) e attivi è del 58,9%, ben 5 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Il che significa che in Toscana c'è uno squilibrio generazionale superiore al resto d'Italia.

Sul fronte economico e finanziario i comuni toscani si dimostrano solidi: a fronte di un imponibile medio di 23,29 mila euro inferiore alla media nazionale (23,85), l'autonomia finanziaria dei municipi del Granducato è molto superiore al resto d'Italia. Il che significa che i Toscani sono fedeli contribuenti, ben più del resto degli italiani. 

Il vero problema però riguarda l'ambiente: il 62% circa dei comuni è a rischio frane e questo rischio si concentra in particolare nella piana attorno a Firenze. L'82% dei comuni della futura area metropolitana sono a rischio frane, e a Prato va anche peggio, con l'85,7% dei municipi da tenere costantemente monitorato.