Cronaca

Neonata asfissiata, l'ombra dell'omicidio

L'autopsia sulla piccina ha rivelato che la morte potrebbe essere stata causata da una crisi respiratoria. La madre non ha chiesto aiuto per 12 ore

La procura ha iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio la mamma della bambina di otto mesi deceduta il 6 giugno scorso. La donna è di origine domenicana. Inizialmente era stata ipotizzata una sindrome da morte in culla. Poi i primi risultati dell'autopsia hanno fatto intravedere una ben più tragica verità: una sospetta crisi respiratoria "come se la bambina avesse avuto problemi di asfissia". 

L'attenzione degli inquirenti si è quindi concentrata sulla mamma e il suo comportamento ha fornito altri inquietanti supporti alle prime conclusioni dell'esame autoptico: la bambina è morta al mattino ma, nelle 12 ore successive, la mamma non ha avvisato nessuno nè ha chiesto aiuto. Soltanto alla sera ha chiesto ripetutamente a un'amica di andarla a trovare, da sola, perchè doveva parlarle. Quando la donna, preoccupatissima, è arrivata, si è resa conto che qualcosa non andava e ha chiamato i carabinieri.

Quel che la madre ha poi raccontato agli inquirenti è apparso ben presto pieno di contraddizioni e  affermazioni non corrispondenti al vero. Di qui la richiesta del pm di eseguire l'autopsia.

La madre si era appena trasferita a Grosseto da Quarto, in provincia di Napoli.