I gestori degli agriturismi della Toscana non nascondono la loro delusione per un avvio non certo brillante del flusso di visitatori legati all'Expo.
A due mesi dall'inizio dell'esposizione universale milanese infatti i numeri non sono quelli che si aspettavano le associazioni di categoria, prima fra tutte Agriturist - Confagricoltura.
"Non abbiamo registrato nessun aumento legato all’ Expo e poche variazioni rispetto allo scorso anno - ha spiegato Laura Cresti, presidente di Agriturist Toscana -, segno evidente che il turismo estero che ha deciso di visitare la nostra regione lo ha fatto non tenendo in alcun conto la manifestazione milanese. Non possiamo nascondere una certa delusione, soprattutto per chi, fra di noi, aveva deciso di investire in promozione offrendo pacchetti confezionati sull'evento o fatto apposite campagne pubblicitarie già da alcuni anni indietro promuovendo insieme alla struttura anche l’ Expo".
Ma c'è di peggio. "Spesso – ha precisato Cresti – i nostri ospiti stranieri dichiarano di non essere neppure a conoscenza di Expo, come ad evidenziare che la promozione esterna ai confini nazionali non ha funzionato come viceversa era accaduto per manifestazioni analoghe fatte all'estero. Attendiamo l’alta stagione augurandoci un’inversione del trend ma non mascheriamo un certo pessimismo soprattutto legato al livello dei prezzi praticati".
Chi invece prova a guardare il bicchiere mezzo pieno è Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura Toscana, che sottolinea come manchino ancora 4 mesi alla chiusura dell manifestazione e invita le istituzioni a fare delle modifiche in corsa. "Se da una parte - ha spiegato Fulcis - la presenza della Toscana con una sua struttura in centro a Milano per il "Fuori Expo" è un valore che non si discute, questa va sicuramente maggiormente valorizzata e riposizionata con investimenti accattivanti e contenuti di alta qualità. Dobbiamo cogliere l'occasione per convincere i tanti turisti italiani e stranieri a proseguire il viaggio verso i nostri territori".