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Niente commissariamento per il Forteto

La Camera ha respinto la richiesta arrivata da Forza Italia e dalla Lega, ma ha approvato una mozione che impegna il governo a interessarsi al caso

Il governo dovrà "assumere ogni iniziativa di competenza per il controllo della cooperativa 'il Forteto' affinché possa essere restituita alla destinazione originaria, accertando le responsabilità politiche al riguardo". E' quanto si legge nella mozione presentata da alcuni parlamentari 5 stelle, tra cui i toscani Massimo Artini e Samuele Segoni, approvata questa mattina dalla Camera dei Deputati.

Una mozione con cui, di fatto, si invita l'esecutivo a monitorare l'evolversi della vicenda giudiziaria, che ha già portato alla condanna di 15 persone, tra cui il 'profeta' Rodolfo Fiesoli per i maltrattamenti inflitti ai ragazzi ospiti della cooperativa negli anni.

Respinte invece la mozione di Forza Italia, prima firmataria Deborah Bergamini, e Lega e anche quella di Fratelli d'Italia che chiedevano il commissariamento della cooperativa.

"Il Pd non vuole far chiarezza sul caso - ha tuonato la numero uno di fratelli d'italia Giorgia Meloni - perché in questa vicenda c'è dentro fino al collo e ha paura che la ricerca della verità coinvolga alcuni suoi esponenti e danneggi l'immagine del partito. Durante le audizioni della commissione d'inchiesta regionale toscana, infatti, è emerso che politici del Pci prima e del Pds, Ds e Pd poi, hanno frequentato la struttura. Sarebbero gravi dunque le responsabilità della sinistra se avesse fatto finta di non vedere quello che succedeva al Forteto". 

Chi è tornato invece ad invocare l'isitutzione di una commissione d'inchiesta è la deputata di Area popolare, Paola Binetti, ma l'ipotesi è già stata bocciata dalla maggioranza nei gironi scorsi.