Respinta dalla corte d'assise la richiesta di libertà presentata dagli avvocati di padre Gratien, Francesco Zacheo e Rizieri Angeletti.
Le motivazioni per cui il frate non è stato tolto dai domiciliari sono chiare: "Il buon comportamento che padre Gratien ha tenuto prima in carcere e poi ai domiciliari era dovuto e non basta a giustificare il ritorno in libertà".
Il verdetto della corte d'assise si adegua a quello del tribunale del Riesame che aveva concesso i domiciliari, e a quello della Cassazione, che aveva a sua volta annullato l'ordinanza del Riesame, disponendo un nuovo giudizio.