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La sfida di Mallegni: basta migranti a Pietrasanta

Il sindaco si è scagliato contro il prefetto che aveva minacciato di requisire immobili per darli ai profughi: "Mi metto il tricolore e li aspetto"

Cresce il numero di immigrati diretti verso la Toscana e si inaspriscono i toni dei sindaci che rifiutano di accoglierli sul territorio comunale.

Come Massimo Mallegni che ha sfidato il prefetto di Lucca, che nei giorni scorsi aveva minacciato di requisire gli immobili necessari ad ospitare i profughi destinati a Pietrasanta. "Non siamo nelle condizioni di ospitare nessuno - ha tuonato il primo cittadino -. Requisire gli immobili? Mi metto la fascia tricolore e li aspetto. La situazione è di oggettiva difficoltà e non è di destra né di sinistra".

Questione di disponibilità di strutture e di priorità, secondo Mallegni. "Ho 146 famiglie che aspettano una casa popolare, 100 sono straniere - ha detto il sindaco -. Non si affronta il problema qui, si deve affrontare là. Prima aiutiamo gli italiani, la gente che vive nel mio comune".

Mallegni ha poi esteso il discorso al business dell'accoglienza. "Un profugo - ha tuonato Mallegni - costa mediamente 35 euro al giorno, per una regione come la Toscana in relazione ai numeri previsti parliamo di 200.000 euro al giorno, 6 milioni al mese, che vanno a foraggiare qualche cooperativa. Oggi abbiamo trovato un nuovo business che e' quello dell'immigrazione. Un business che va a sostituire quello che una volta era il finanziamento pubblico dei partiti".