Cibo, cultura e tradizione ma anche cittadinanza e orti urbani. Sono centinaia i temi attorno a cui si è sviluppata l'esposizione universale milanese giunta ormai alle sue ultimissime battute.
Tra questi, tre sono stati selezionati dalla Regione e dall'Ufficio scolastico regionale che li ha poi sottoposti all'attenzione degli studenti di 33 scuole toscane: cittadinanza, letteratura arte musica e cibo, la filiera corta e gli orti.
Ciascuna classe ne ha selezionato uno e ha costruito un progetto attorno ad esso.
I ragazzi del Liceo Scientifico e Linguistico Francesco Redi, di Arezzo, hanno deciso di raccontare Piero della Francesca, non in quanto artista ma in quanto matematico e studioso della sezione aurea.
L'Istituto Comprensivo Manzoni Baracca di Firenze ha preferito raccontare l'esperienza delle 'trecciaiole', donne che lavoravano la paglia in un modo particolare ricavandone dei cappellini.
L'Istituto Cerboni e l'istituto comprensivo di Porto Ferraio hanno invece dipinto l'Elba come l'isola del buon vivere, contribuendo a riscoprire i piatti della tradizione.
Alla presentazione dei lavori ha partecipato anche l'assessore all'Agricoltura Marco Remaschi.
"E' importante - ha detto l'assessore - che i giovani e il mondo della scuola abbiano consapevolezza della qualità del cibo e del legame con il territorio, specialmente oggi che siamo di fronte ad una invasione di alimenti che non danno garanzie di sicurezza alimentare. E' importante che i ragazzi conoscano il concetto della tracciabilità degli alimenti, sappiano cosa andiamo a comprare e come ci alimentiamo. Non sono concetti banali, perché da queste cose dipende lo sviluppo di ognuno di noi e la nostra salute e la Toscana può vantare, rispetto ad altri, un più corretto stile di vita. Grazie a questa esperienza avete acquisito alcune consapevolezze e questo è molto importante per le scelte che ognuno di voi farà nella vita."