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Novartis vende la divisione vaccini

Gli stabilimenti di Rosia e Siena rimangono strategici per la multinazionale GSK che creerà il polo n°1 al mondo per i vaccini antibatterici

Ci vorranno circa 15 mesi perchè il passaggio di consegne tra la svizzera Novartis e l'inglese Glexo Smith Klein si perfezioni, ma i termini dell'accordo sono già chiari: la divisione vaccini della multinazionale elvetica, il cui cuore pulsante in Italia ha sede negli stabilimenti di Siena e Rosia, passerà in mani britanniche per 7,1 miliardi di dollari.

Un passaggio che non sarà indolore come tutte le acquisizioni, ma per il momento è presto per capire che tipo di sacrifici verranno chiesti ai dipendenti dei due centri toscani, anche perché la stessa GSK ha annunciato di non voler smantellare la divisione vaccini, quanto piuttosto potenziarla, investendo risorse importanti.
Determinante nella scelta di GSK di acquisire il comparto dei vaccini antibatterici dell'azienda svizzera è stata la scoperta pochi mesi fa del vaccino anti meningococco di tipo B, cui i ricercatori della Novartis sono arrivati dopo 10 anni di studi e 1 miliardo di euro investiti

La vendita del comparto vaccini antibatterici non dovrebbe comunque pregiudicare il piano di investimenti in particolare sull'area di Rosia, che l'amministratore delegato di Novartis, Georg Schroekenfuchs, ha illustrato al Governatore della Toscana, Enrico Rossi, nel corso di una telefonata datata giovedì 17 aprile.

Guarda la dichiarazione di Rossi sulla vicenda Novartis di venerdì 18 aprile