Attualità

Esteso l'obbligo di green pass ai lavoratori esterni di scuole e rsa

Via libera al nuovo decreto ma slitta l'estensione generalizzata ai lavoratori pubblici e privati. Draghi: "A breve un provvedimento più ampio"

La montagna, per ora, ha partorito un topolino ma il premier Mario Draghi ha subito messo le mani avanti assicurando che l'estensione del green pass a nuove categorie di lavoratori pubblici e privati è stata solo rinviata.

E così, nel nuovo decreto varato oggi dal Consiglio dei ministri, l'obbligo della certificazione che attesta la vaccinazione contro il Covid, la guarigione o un tampone negativo è stato ampliato solo ai lavoratori dei servizi esterni di scuole e università, come mense scolastiche, pulizie e attività di manutenzione, e a tutto il personale delle residenze sanitarie assistite, sanitario e non. 

Nel frattempo, la Camera ha approvato la conversione in legge del decreto anti-Covid varato a Luglio e Draghi ha incassato i voti favorevoli anche della Lega (ma con molte assenze fra i banchi) nonostante le prese di posizione anti-green pass ribadite a più riprese dal leader Matteo Salvini, d'altra parte le elezioni amministrative del 3 e 4 Ottobre si avvicinano. 

Visto che poi il decreto di Luglio ha superato lo scoglio Montecitorio, il premier si è tolto la soddisfazione di precisare che "a breve ci sarà un intervento più ampio" di quello che oggi ha riguardato scuole e case di riposo, forse già la prossima settimana.

L'obbligo di green pass nelle scuole dovrebbe scattare con l'inizio del nuovo scolastico mentre per l'applicazione nelle rsa la data indicata dal governo è il 10 Ottobre. In realtà, in Toscana, l'obbligo in questo strutture è stato già introdotto autonomamente dai gestori lunedì scorso, non senza provocare le accese proteste di alcuni sindacati. Ma il nuovo provvedimento del governo taglia la testa al toro.

In entrambi i casi il provvedimento durerà fino alla fine dello stato di emergenza legato alla pandemia, per ora fissato al 31 Dicembre 2021. Nel testo sono previste le stesse sanzioni contenute nel decreto di Luglio per chi non rispetta le regole: da 400 a 1.000 euro di multa.