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Nuove occupazioni per i dipendenti delle province

Dopo Firenze, Pisa, Pistoia, Livorno e Massa Carrara occupate anche le sedi a Arezzo, Grosseto e Prato. La mobilitazione continuerà anche per Natale

provincia di Arezzo

Occupazioni in quasi tutte le sedi delle province toscane, tranne quella di Siena e di Lucca, da parte dei 2000 dipendenti che rischiano il posto di lavoro. 

A Prato alcune decine di dipendenti  hanno simbolicamente occupato i locali e gli uffici per protestare contro l'ipotesi del taglio di 80 dipendenti su 159. A Grosseto le organizzazioni sindacali e i dipendenti hanno occupato la Sala Consiglio. E' partita anche l'occupazione della sede della provincia di Arezzo dove i dipendenti dell'amministrazione, delle società e delle cooperative si sono radunati con tanto di striscioni prima in provincia poi in piazza.

Intanto il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa rassicura i dipendenti delle province: "Nessuno perderà il posto, i dipendenti verranno ricollocati, questo è uno dei più colossali fraintendimenti della storia delle relazioni sindacali". 

Rassicurazioni anche da parte del senatore del Pd Andrea Marcucci che sottolinea "I lavoratori manterranno lo stesso stipendio - sottolinea il parlamentare- ed avranno di fatto quattro anni perché possa concretizzarsi la mobilità. Saranno salvaguardati anche i Centri per l'impiego".

Il presidente della Regione Enrico Rossi incontrerà una delegazione dei rappresentanti dei lavoratori delle province il 22 dicembre, presso la sede del Consiglio regionale. L'incontro, nelle intenzioni del presidente della Regione Toscana, servirà ad "individuare un percorso comune a tutela dei livelli occupazionali". 

A Firenze intanto continua ad oltranza l'occupazione della sede amministrativa e i dipendenti assicurano che andranno avanti anche per Natale. A Pisa corteo nel centro della città per per la salvaguardia di 250 posti di lavoro.