Politica

Nuove Province, a Livorno la "rivincita" Pd

Il sindaco di Rosignano preferito a quello di Suvereto appoggiato da Nogarin e M5S. E i candidati democratici fanno l'en plein in tutta la Toscana

Siena, Livorno, Pisa, Grosseto, Arezzo, Pistoia, Massa Carrara e Prato. Sono queste le realtà dove ieri consiglieri comunali e sindaci sono andati al voto per eleggere le nuove province.

Tutto è andato secondo i pronostici della vigilia con l'unica eccezione, forse, di Livorno dove alla vittoria elettorale del M5S nel capoluogo non è corrisposto analogo risultato in Provincia scongiurando (in casa democratica) il tanto temuto effetto trascinamento. A diventare così il primo presidente delle nuove Province disegnate dal decreto Delrio è stato Alessandro Franchi, sindaco di Rosignano, che grazie ai voti del Pd (e secondo qualcuno anche di Forza Italia) ha superato il primo cittadino di Suvereto Giuliano Parodi, sorretto da liste civiche e sinistra ma ben visto anche proprio dai grillini che hanno partecipato in massa al voto coi loro eletti.

Quanto alle altre realtà, confermati Federica Fratoni a Pistoia e Roberto Vasai ad Arezzo, mentre a Prato l'eletto è il sindaco del capoluogo Matteo Biffoni, a Siena Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga, a Grosseto il primo cittadino del capoluogo Emilio Bonifazi, a Massa Carrara Narciso Buffoni, sindaco di Montignoso. A Pisa, infine, consiglieri e sindaci hanno indicato il nome di Marco Filippeschi, primo cittadino della città della torre pendente e presidente di Legautonomie.

Risultati di fronte ai quali è forte la soddisfazione espressa dal segretario del Pd toscano, Dario Parrini, e il responsabile enti locali, Stefano Bruzzesi, che sottolineano con forza il risultato di Livorno. “Questa volta, la strategia del sindaco grillino del capoluogo, Filippo Nogarin, di coalizzare un gruppo di forze contro il PD ‘a prescindere’, senza elementi programmatici né idee, è stato un autogol. Per noi, dopo la sconfitta alle comunali, la vittoria di ieri è un punto di svolta".

Uniche realtà che non hanno preso parte alla consultazione di ieri sono state Firenze, dove si era già votato per la città metropolitana alla fine di settembre e alla cui guida era stato indicato Dario Nardella, e a Lucca dove la Provincia rimarrà in carica fino al 2016.