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Covid, indice Rt nazionale a 1,16, spariscono le zone gialle

Approvato il nuovo decreto. Dal 15 Marzo al 6 Aprile solo zone arancioni o rosse in Italia. Pasqua blindata in rosso, come funzioneranno le visite

La terza ondata dell'epidemia mette a dura prova l'Italia e lo conferma il dato dell'indice Rt nazionale contenuto nel nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità: 1.16, quindi ulteriormente in crescita rispetto all'1.06 del monitoraggio precedente. Anche l'incidenza settimanale è aumentata a 225 casi di Covid ogni centomila abitanti contro i 194,87 della scorsa settimana. 

Il contagio è inequivocabilmente in espansione, anche grazie alle nuove varianti, e soprattutto aumentano i casi che non possono essere associati a catenedi trasmissione conosciuti, i contatti stretti dei contagiati, per intendersi.

Il Consiglio dei ministri ha quindi varato il nuovo decreto legge con misure anti-Covid più restrittive, in vigore da lunedì prossimo, 15 Marzo al 6 Aprile

In attesa di fornirvi i dettagli con esattezza, vi anticipiamo che nel periodo in questione per tutte le regioni in zona gialla scatterà comunque la zona arancione, con divieto di spostamento fra regioni e fra Comuni diversi. 

Durante le festività pasquali invece, quindi dal 3 al 5 Aprile, tutta l'Italia andrà in zona rossa.

In zona arancione e in zona rossa dovrebbe restare consentita una visita al giorno in un'abitazione privata diversa dalla propria anche se solo all'interno del territorio del Comune di residenza.

Per far scattare in automatico la zona rossa, basterà avere un'incidenza settimanale dei contagi pari a 250 casi ogni centomila abitanti mentre restano invariata la soglia dell'Rt a 1.25.

Vedremo nel pomeriggio gli eventuali cambi di colore delle regioni disposti dal ministro Speranza in considerazione del nuovo monitoraggio dell'Iss. Dalle prime anticipazioni, da lunedì ci dovrebbero essere 12 regioni in zona rossa (fra cui anche la Lombardia, lo ha confermato il governatore Fontana) e 8 in zona arancione, fra cui la Toscana.

L'approvazione del nuovo decreto anti-Covid è stata preceduta da un ultimo confronto con i governatori al termine del quale il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ha dichiarato "condivisibili" le scelte che il governo si appresta a fare in considerazione dell'attuale situazione epidemiologica.